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POLIFEMO, ULISSE e gli ELEFANTI NANI
A pochi chilometri da Catania sorge il piccolo borgo di Aci Trezza che, per la sua bellezza, dovete assolutamente visitare se vi trovaste in zona! Aci Trezza è famosa per la presenza dei suoi Faraglioni, una moltitudine di scogli, alcuni davvero enormi, che giacciono a pochi metri dalla spiaggia. Questi scogli, originatisi centinaia di migliaia di anni fa dall’attività vulcanica dell’Etna, sono legati al mito di Polifemo ed Ulisse, dal quale traggono anche il nome di “Isole Ciclopi”.

Omero sosteneva infatti che la Sicilia fosse abitata dai Ciclopi, mostruosi giganti che vivevano nelle grotte, la cui peculiarità era quella di possedere un solo occhio posto al centro del viso. Secondo la leggenda, i Faraglioni di Aci Trezza costituirebbero i massi che il ciclope Polifemo, al culmine della sua rabbia, scagliò contro la nave di Ulisse mentre quest’ultimo, dopo averlo accecato, fuggiva dall’isola.
Ma le leggende, si sa, hanno spesso un fondo di verità, e quella dei Ciclopi siciliani non fa eccezione. In effetti, sembra che un tempo la Sicilia fosse popolata da elefanti nani, scomparsi però ben prima della colonizzazione greca dell’isola. Il grosso cranio di questi elefanti presenta un foro centrale che corrisponde semplicemente alla sede della loro proboscide.
Rinvenendo i resti di questi animali, gli antichi li hanno verosimilmente attribuiti ad esseri umani dalla statura enorme, ed il foro al centro del loro cranio è stato identificato come l’orbita di un unico gigantesco occhio!

Rinvenendo i resti di questi animali, gli antichi li hanno verosimilmente attribuiti ad esseri umani dalla statura enorme, ed il foro al centro del loro cranio è stato identificato come l’orbita di un unico gigantesco occhio! La presenza di questi animali in Sicilia spiega fra l’altro la curiosa circostanza che il simbolo di Catania sia proprio un elefante (chiamato “u Liotru”).